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CreActivitas a Milano, presso la sede di AvanziMake a Cube, habitat di incubazione d’impresa a base culturale, creativa e sostenibile, tra i più interessanti attualmente in attività sul suolo italico, per un duplice scopo: da un lato lavorare ad una riunione allargata con una serie di partner nazionali ed internazionali al fine di sviluppare un nuovo modello internazionale di incubazione creativa, e dall’altro partecipare all’incontro pubblico sui temi di cultura e startup organizzato dall’incubatore milanese.

Nella prima parte della giornata si è svolto un workshop avente ad oggetto lo sviluppo di un nuovo modello di incubazione culturale e creativa focalizzato sul concetto di idea generation, con l’obiettivo di creare un benchmark internazionale; hanno partecipato ai lavori Giovanni Petrini, Principal di Avanzi e Senior Tutor di Make a Cube, Giorgia Turchetto, docente de “La Sapienza” e direttrice del Master in Digital Heritage, Claudio Calveri, responsabile del progetto Napoli Città della Letteratura UNESCO e CoFounder di Creactivitas, Fabio Borghese Founder di Creactivitas, Marco Leonetti, esperto di creazione di impresa, Antonio Venece direttore IED Roma e Claudio Amenta di Makers. Il progetto prende le mosse dal lavoro compiuto a Ravello Lab 2013, dove una serie di partners internazionali ha ragionato sul superamento del modello EBN per l’incubazione d’impresa a base culturale e creativa. Questi ragionamenti, integrandosi con quelli effettuati da Avanzi, da Creative Clusters e dagli altri partner coinvolti, hanno gettato le basi per un modello che si proponga di seguire il processo d’incubazione e di startup a partire dall’idea e della sua profilazione, attraverso la metodologia del design thinking, fino ad arrivare alla creazione del business plan e della creazione di un pitch con cui attrarre potenziali investitori.

Alle 18.30, invece, ha avuto luogo un interessantissimo incontro sul rapporto tra cultura e startup: organizzato da Avanzi in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, l’evento si è suddiviso in una prima parte in cui sono intervenuti Fabio Renzi, direttore di Symbola – Fondazione per le qualità italiane, che ha presentato i risultati del loro rapporto Io sono cultura, in grado di presentare con chiarezza lo stato attuale delle industrie culturali e creative in Italia, e da Walter aan de Wiel, direttore di Enviu, che ha presentato l’esperienza di questo incubatore focalizzato su startup sostenibili e in grado di generare innovazione sociale, anche e soprattutto attraverso i contenuti culturali e creativi. La seconda parte, invece, ha assunto le forme di una discussione in cui sono intervenuti diverse personalità che si occupano dei due ambiti, da Salvatore Amura, responsabile relazioni istituzionali IED, a Alessandra Gariboldi di Fitzcarraldo, moderati da Andrea Granelli di Kanso.

Cultura e startup sono sinonimi o contrari? Non solo possono andare a braccetto insieme, ma anzi molto spesso rappresentano la modalità con cui creare imprese innovative in grado di intercettare i mercati e durare nel tempo.

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