Giornata tutta dedicata alla Creatività, quella di sabato 5 ottobre, terzo incontro di #Creattiviamo la città. Festival della Creatività Giovanile, al suo secondo anno di attività. L’evento, promosso da Arci Salerno e organizzato da  Informagiovani, è strutturato in quattro giornate durante le quali l’obiettivo è quello di promuovere la creatività fra i giovani per dare spazio alle idee e alla cultura.

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Nella mattina di sabato si è tenuta la conferenza dal titolo Creatività e Innovazione per la Cultura. Nuove esperienze per il Territorio.

Scopo dei relatori intervenuti era quello di raccontare le esperienze e gli sviluppi nel campo della cultura presentando progetti innovativi. A moderare l’incontro Carlo Pecoraro, giornalista di La città, che ha introdotto i relatori sottolineando l’importanza dell’humus creativo presente nella città di Salerno. Oggi la cultura, dice Pecoraro, ha la necessità di autofinanziarsi, anche per prendere le distanze dai sistemi, privati e non, da cui dipendeva in passato. Oggi, infatti, si è poco disposti a finanziare la cultura e la creatività in Italia e, quindi, occorre trovare nuovi mezzi d’espressione per farsi notare e rendersi interessanti sul mercato.

Stefania Leone, responsabile scientifico dell’ Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili ha presentato, a questo proposito, l’Indice della  Creatività che vuole essere, in primo luogo, un approccio di studio su cosa sia la creatività e quali siano i settori nei quali è possibile fare economia della cultura. Ha esposto, inoltre, il bando che da qualche tempo viene proposto dall’OCPG nell’Università di Salerno e che si rivolge ai giovani artisti dai 18 ai 35 anni. L’oppotunità è quella di essere inseriti nell’archivio dinamico delle forme artistiche campane e di esporre le proprie opere attraverso la galleria virtuale on-line sul portale “chiamatallearti.it”.

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A questo proposito, alcune opere di giovani artisti campani sono state esposte nell’ambito di #Creattiviamo nei giorni 3-4-5 ottobre, presso la sede dell’Informagiovani di Salerno.Il discorso della Creatività giovanile si inserisce poi in un concetto più ampio che riguarda l’Economia della Cultura che si basa sull’idea che la città creativa e giovane deve vendersi sul mercato come prodotto, un prodotto che offre cultura ad ampio raggio, networking e coesione sociale.

Sulla scia di questo discorso, il secondo relatore intervenuto è stato Franco Cappuccio nella veste di direttore di Hub. Network Culture Contemporanee neonata realtà con lo scopo di promuovere e valorizzare la cultura contemporanea che ha le sue radici nel teatro, nel cinema, nel mondo musicale e dell’arte in genere. Dall’osservazione delle altre città europee, infatti, si è visto come il territorio abbia molto da offrire  e lo scopo di un Network come Hub è proprio quello di valorizzare e far emergere da questo “humus” la qualità e la creatività, per produrre output culturali fruibili da tutti, che facciano da modello e da stimolo per chi vuole fare della produzione culturale un mestiere.

Altro importante obiettivo di Hub è quello di spingere il territorio a uscire dal mercato locale per diventare competitivo a livello sia nazionale che internazionale.

Non poteva mancare poi, l’Assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Ermanno Guerra che ha parlato di un amministrazione comunale intenzionata a offrire quante più occasioni possibili alla città, con l’obiettivo di unire i cittadini intorno a interessi comuni. Provando, per questo, a tenere insieme tutto ciò che è cultura. Ci si aspetta, dunque, un protagonismo civile diverso e soprattutto al passo con i tempi.

E proprio sul concetto di modernità e dello stare al passo coi tempi si è basato l’intervento di Filippo Petti, esponende di #invasionidigitali, rete di eventi nazionali rivolti alla diffusione e alla valorizzazione del patrimonio artistico culturale attraverso l’uso di internet e dei social media.

In questo modo il concetto tradizionale di diffusione della cultura, come può essere quello del museo, viene completamente ribaltato. Basandosi sull’idea che chiunque oggi può essere tanto attore quanto fruitore dell’arte, non si parla più di museo in senso tradizionale, ma di museo partecipativo, nel quale tutti possono divulgare l’opera e condividerla grazie ai mezzi tecnologici di cui disponiamo. In questo modo si crea un rapporto nuovo fra il museo e il visitatore, che non sarà più fruitore passivo. L’obiettivo principale è per questo motivo, quello di promuovere nuove forme di conversazione e di divulgazione del patrimonio.

Infine, una dimostrazione della creatività giovanile e dell’esperienza diretta nel mondo dell’Economia Creativa è venuta dal team di Creactivitas. Laboratorio di Economia Creativa     presentato, in quest’occasione, da Alessia De Stefano, web e multimedia development, e Maria Rossella Scarpa, event manager del laboratorio. Attraverso il supporto di una lavagna interattiva mural.ly, è stato presentato il lavoro di tre anni del Lab, da quando è stato creato nel 2010.

Molti sono stati i progetti e le collaborazioni di Creactivitas, che si muove soprattutto come laboratorio di ricerca sulle industrie culturali e creative secondo un approccio scientifico producendo output e format che siano fruibili per gli addetti ai lavori e non solo.

Raffaella Estatico
Sara Formisano