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10 aprile

Il professor Fabio Borghese e il dottor Claudio Calveri mi aspettano davanti al negozio di Moleskine alla stazione di Napoli Centrale. I residui del mio credito residuo non mi permettono una telefonata circostanziata, di quelle “arriva-qui-vai-a-destra”, “arriva-lì-vai-a-sinistra”. Sicché, devo sbrigarmela con gli sms. Incapace di raggiungerle, faccio desistere le mie guide: per venire incontro alla mia sbadataggine, mi indicano il binario, e ci vediamo lì.

Siamo in viaggio alla volta di Siena, dove Creactivitas si occuperà di documentare tre giorni di letteratura, più o meno convenzionale: iniziative all’insegna della creatività e della valorizzazione del patrimonio storico e culturale sono state organizzate nell’ambito della candidatura della città a Capitale Europea della Cultura (http://www.2019si.eu). Entreremo nel dettaglio più tardi. (Anche perché, a questo punto della storia, ne so poco anche io). Per il momento, il verde italiano scorre via, aereo, lisergico, dal finestrino. Nonostante le poche ore di sonno, non si dorme: si progetta, si programma, si predispone il lavoro. E si parla di pallone, di cinema, di più, di meno, di tutto, di nulla.

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Giunti al quartier generale della candidatura, nei padiglioni sotterranei del complesso di Santa Maria della Scala, il professor Pier Luigi Sacco e la sua efficiente unità operativa ci accolgono per la prima riunione, riusciamo anche a salutare Anna Carli, instancabile, donna di contagiosa energia. Nei tre giorni che seguiranno, Siena sarà il teatro di #Bookkupy: non capisco subito di cosa si stia parlando. Sento volare parole tipo storytelling, writemob, addirittura Twitteratura, sono un po’ spaesato, ma mi sento al sicuro, perché le persone attorno a me mi danno l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Prendo qualche appunto veloce, Giulia mi mostra le stanze affrescate che affacciano sulla piazza del Duomo (e mi indica la ricchissima mostra di Sergio Staino, che vado a visitare col professor Borghese), mi faccio un’idea delle condizioni di luce che ci saranno quando dovrò girare, sciogliamo la seduta, ci salutiamo.

A cena, una commovente tagliata di filetto di manzo ci manda a letto appagati.

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11 aprile

Comincio a capire.
Oggi è il giorno in cui la lettura e la letteratura invaderanno Siena.
Bookkupy prende il via alle 17.00, nella Sala Storica della Biblioteca degli Intronati, e prosegue alle 18.00, nella Sala San Pio di Santa Maria della Scala. A tenere banco in questa prima tranche dell’evento sono l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l’Associazione Italiana Editori che presentano il progetto LIA (Libri Italiani Accessibili). Si tratta di maratone di lettura: vedenti e non vedenti si alternano sul palco e… leggono. In coppia, in gruppo, con tecnologie vecchie e nuove, dal braille cartaceo ai nuovi sistemi di lettura digitali. Il profeta di Gibran si rivela imprevedibile fil rouge del pomeriggio.

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Nel frattempo, negli uffici, i ragazzi di Twitteratura, appena arrivati, si mettono al lavoro: piacevolmente straniante è il momento in cui, radunati attorno a un tavolo e fatte le debite presentazioni, si “assegnano i personaggi”. È previsto, infatti, che al writemob prendano parte anche uomini e donne che nel corso dei secoli sono stati importanti per la città, e che rivivono grazie ai social network: quindi, miracolosamente, nel mega-flusso letterario che nei prossimi due giorni scaturirà dall’hashtag di #Bookkupy, si potranno leggere i pensieri di Pia de’ Tolomei, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, Calvino, Cassola, Tozzi, il potenzialmente devastante Cecco Angiolieri… Per non parlare di Santa Caterina, il personaggio più ambito insieme, naturalmente, alla Cinta Senese, che ha deciso di twittare in rime baciate.

12 aprile

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Si parte da Piazza Duomo.

Equipaggiato di tablet e smartphone – io, invece, pago le velleità documentaristiche con una zavorra ben più ingombrante… – il gruppo di Twitteratura si mette in marcia attraverso le contrade: chiunque può partecipare al racconto della città, avendo a disposizione gli ormai canonici 140 caratteri di Twitter, e innestarsi nel papiro digitale di Bookkupy allegando l’hashtag eponimo. Cinta Senese si diverte, Italo Calvino è tra i più attivi, manca all’appello Franco Fortini, che ha comunicato di poterci raggiungere solo nel pomeriggio.

Insieme a noi ci sono anche gli ideatori di Literatour, una app che segnala, per ogni città italiana, i “percorsi della letteratura”, indicando sulla mappa le location inserite dagli autori di ogni tempo nelle loro opere.

L’iniziativa coglie nel segno quando la passeggiata si trasforma in qualcosa che somiglia a un happening: incuriositi dal prototipo di “rotolino tweetbook” che ci premuriamo di esibire per ogni calle, i passanti chiedono informazioni col pretesto, però, di raccontare delle storie. Raccogliamo gustosissimi aneddoti su scalmanati contradaioli del passato, linfa vitale per Twitteratura, che mette fine alla sua corsa mattutina a Piazza del Campo, dove la postazione di stampa rigurgita il rotolo tweetbook della giornata.

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Per la rappresentanza di Creactivitas, il tempo è scaduto. Ma ci siamo congedati da Siena, dal professor Sacco e dall’unità operativa con un caloroso arrivederci. Ci rimettiamo in viaggio, e neanche stavolta chiudiamo occhio, per l’impellenza di fare il punto della situazione e prospettare gli scenari futuri. E cerchiamo, col pensiero, di far acquisire al treno alta velocità una ancor maggiore velocità: dobbiamo mettere urgentemente in freezer i chili di carne chianina che, trionfalmente, portiamo ai nostri cari.

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