137 A. Una realtà creativa e nord-europea. Esperienza di co-working nel cuore della città di Napoli.

Nella bellissima e suggestiva cornice della città di Napoli, in corso Vittorio Emanuele, è situato, nel verde degli alberi di fronte ad una stupenda veduta del golfo, con la collina del Vomero in evidenza, un ufficio che di napoletano ha molto poco. Un network, se così si può definire, in stile newyorkese chiamato 137 A. In questo laboratorio di creatività dotato di oggetti di design, arredamento d’epoca e fotografie, si innestano tra loro moda, design, fotografia e architettura nel luogo che in origine fu il City Hall, famosissimo bar di Napoli nel quale Andy Wahrol e Joseph Beuys consumarono un whisky contribuendo a fare la storia di quel bar, che ha segnato la vita notturna della città di Napoli. Il laboratorio è  strutturato secondo il modello nord-europeo del co-working che sta spopolando negli ultimi tempi anche in Italia.

Si tratta della condivisione di uno spazio, nel quale professionisti di diversi settori, che principalmente lavorano in proprio, possono “fittarsi” una scrivania e svolgere il loro lavoro magari creando collaborazioni e sinergie con gli altri. È quello che hanno fatto Carla Celestino, Valter Luca De Bartolomeis, Sandra Dipinto, Marialuisa Firpo, Carla Giusti, Gabriella Grizzuti, Salvatore Matrone, Luciano Romano, Laura Garcia Rubio e Ivan Turturiello. Questi i dieci membri di un progetto di collaborazione innovativo e soprattutto creativo. In origine erano solo tre persone e come tutte le cose nuove le perplessità non mancavano; ma alla fine la tenacia è stata premiata. Quello su cui hanno puntato i partecipanti al progetto è stato soprattutto l’obiettivo di compiere un lavoro che fosse ben strutturato e senza gerarchie. Gabriella Grizzuti ha detto: “Quello che si fa al 137 A è in particolar modo condividere uno spazio e le esperienze”. Tutto lo staff del 137 A, ha poi sottolineato l’assenza di competizione in luogo di una condivisione di idee ed esperienze.

L’approccio è dunque molto aperto e privo di attrito  verso i competitors. Una realtà simile a Napoli è il RIOT, altro studio nel quale si pratica il sistema del co-working. Al tema della condivisione si associa anche Carla Giusti che dice: “Solo il sistema a rete garantisce successo. Il confronto continuo rende la complessità facilmente superabile”.

Il 137 A è soprattutto luogo di incontro che si apre anche all’esterno, al servizio della società; una vetrina, dunque, che permette la progettazione e la valorizzazione di progetti creativi.

Creactivitas, come laboratorio di ricerca, che esplora il mondo della creatività nei diversi settori della fotografia, del design, del cinema e di molto altro ha intervistato il gruppo di lavoro del 137 A per avvicinarsi all’esperienza del co- working e capirne di più.

Sara Formisano (Interviste/Report)
Raffaella Estatico (Report)
Maria Rossella Scarpa (Foto)
Alessia De Stefano (Supporto al web)