Dopo Lisbona, nel 1994, e Oporto, nel 2001, e’ Guimaraes la terza città del Portogallo a diventare Capitale Europea della Cultura; la cittadina portoghese, il cui centro storico e’ patrimonio dell’umanità UNESCO, ha saputo ben interpretare gli scopi e le linee guida del modello promosso dal 1985 dall’Unione Europea, proponendo nuovi elementi di innovazione nel processo di rigenerazione urbana culture-based.

Guimaraes è una ridente città di quasi 200mila abitanti sita nel nord del Portogallo, non troppo lontana da Coimbra e la sua celebre università; fino a qualche anno fa era conosciuta soprattutto per la sua coltelleria, considerata da parte degli intenditori di gran pregio. Ma il comune portoghese non è solo questo: è un posto dalla storia ricca (viene definito il “luogo di nascita della nazionalità portoghese” poiché ha dato i natali ad Alfonso I, primo re del Portogallo) e con una serie di emergenze artistiche molto importanti (l’intero centro storico ha avuto il riconoscimento di patrimonio dell’umanità dall’UNESCO), ma soprattutto è un’area urbana che nella sua storia recente ha investito molto in termini di rigenerazione urbana culture-based, tanto da divenire Capitale Europea della Cultura nel 2012 assieme a Maribor in Slovenia.

Cerimonia d’apertura

Quest’anno, infatti,  Guimaraes ospiterà infatti eventi afferenti a tutti i campi artistici: performing art, cinema, musica, street art, e tanto altro ancora, agendo da un lato da centro di promozione degli artisti nazionali e dall’altro stabilendo contatti e momenti di confronto con le diversità artistiche e culturali del resto d’Europa. Ma quel che è più importante è che tutti questi momenti artistici convogliano allo scopo di creare valore al territorio attraverso un processo di trasformazione dell’area metropolitana basato sulla cultura. E così, tra gli obiettivi del comitato organizzatore, c’è quello di migliorare la qualità della vita attraverso il rinnovamento urbano, sociale ed economico, promuovendo la coesione sociale migliorando l’accesso di tutti alla cultura e dando nuovo slancio al patrimonio culturale dell’intera regione. Per far ciò, Guimaraes 2012 ha sviluppato il proprio programma secondo tre direttive:

  • Sviluppo del capitale umano, effettuato incoraggiando la popolazione locale ad essere parte attiva del processo di trasformazione del proprio territorio, formando nuove professionalità in grado di generare nuovo valore aggiunto;
  • Sviluppo dell’economia creativa, effettuato trasformando l’economia della città, finora basata sul modello di sviluppo industriale, in un centro di richiamo internazionale per i temi dell’economia creativa;
  • Generazione di una nuova geografia di senso, effettuata trasformando uno spazio che in sé conteneva elementi di “memoria culturale passiva” (le emergenze artistico culturali erano lì, disponibili a tutti, ma esse non generavano nuovo valore aggiunto) in uno luogo che offre continuamente nuove esperienze artistiche e culturali.

Abbiamo avuto occasione di parlare con il comitato organizzatore in merito a questo interessante processo di rigenerazione urbana: fra qualche giorno potrete trovare, a chiusura di questo mini approfondimento, il dialogo che abbiamo svolto con loro. Nell’attesa, vi mostriamo il video realizzato dalla città per promuovere il loro anno come Capitale Europea della Cultura.