Le Politiche culturali europee tra crisi e sviluppo.

Al via la sesta edizione dei Colloqui Internazionali di Ravello, il forum europeo promosso da Federculture, Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e FormezItalia.

TRASFORMAZIONI URBANE, ECOSISTEMI CREATIVI E COESIONE SOCIALE. Le Politiche culturali europee tra crisi e sviluppo “ è il titolo dell’edizione 2011 di Ravello Lab. Interessante tema intorno al quale operatori, studiosi e policy makers cercano di individuare nuovi paradigmi e innovative strategie, consapevoli della ponderosa crisi economico-finanziaria che ha imbroccato il nostro Continente. Pronti, poi, per l’accensione dei fari; essi illumineranno tre laboratori svolti parallelamente:

 

CULTURA E CITTA’ – Pianificazione strategica a base culturale nelle aree urbane: i Grandi Eventi Culturali come occasione di sviluppo.

 

CULTURA E TERRITORIO – Processi di sviluppo ‘culture driven’: Distretti e sistemi culturali come leva di sviluppo locale.

 

CULTURA E INNOVAZIONE – Processi di innovazione ‘culture driven’: Quali politiche economiche per le industrie culturali e creative.

 

È la cultura ad essere vista sotto una luce diversa: abbagliante per l’integrazione e la coesione sociale, chiara e scandita per la qualità della vita dei cittadini, morbida e vivace per la creatività, l’innovazione e lo sviluppo economico.

Creactivitas – Laboratorio di Economia Creativa dell’Università di Salerno – viaggiando tra questi ideali e analizzando codesti confronti internazionali, ha maturato un’esperienza attiva sul campo, collaborando nel team di progetto capitanato da due menti eccelse del settore: il Prof. Fabio Borghese e il Dott. Claudio Calveri.

Il Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, il dott. Alfonso Andria ha dato il via ai Colloqui Internazionali, esponendo le tematiche principali del forum e presentando i partner che patrocinano l’evento:

Federculture: Federazione nazionale delle Aziende di Servizio Pubblico Locale, Regioni, Enti Locali, e tutti i soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi legati alla cultura, al turismo, allo spot e al tempo libero.

Il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali: Centro di eccellenza per la specializzazione scientifica e professionale dei laureati nel settore dei beni culturali

FormezItalia: Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione.

Andria ha riservato uno spazio importante alla presentazione di Creactivitas – il Laboratorio di Economia Creativa dell’Università di Salerno – sottolineando l’emblematico sodalizio con RavelloLab allo scopo di garantire la presenza fisica dell’Università di Salerno. Si tratta di un’opportunità per l’Ateneo salernitano di entrare in contatto con le industrie culturali e creative.

Così il presidente:

Questo scambio culturale offrirà un’ulteriore acquisizione formativa per gli studenti dell’Università di Salerno. Ritengo significativa la presenza del Senatore della Repubblica, l’Onorevole Walter Vitali ex sindaco di Bologna, che ha dato vita ad una serie di iniziative incentrate sulle città e sul loro sviluppo culturale. Le città devono essere attrattive allo scopo di creare una compattezza sociale: ecco perché i temi fondamentali di quest’anno riguardano la coesione tra le industrie culturali e la rigenerazione urbana.

A seguire è intervenuto il Presidente di FormezItalia, Secondo Amalfitano – ex sindaco della città di Ravello – riportando le sue esperienze:

L’obiettivo dev’essere quello di rendere il futuro delle nostre città più forte in termini sociali ed economici e far si che Cultura ed Economia viaggino insieme. Le imprese che operano a Ravello, sfruttano il bene culturale del luogo per innescare la crescita del territorio. La Fondazione Ravello è in questo senso un’ottima cabina di regia nel campo delle attività culturali e dell’organizzazione di eventi; Ravello Lab. Dobbiamo lavorare sulla gestione dei beni culturali.

Il Presidente di Campania Innovazione, Giuseppe  Zollo ha sottolineato il valore della cultura: un bene immateriale, carburante dell’economia; pronta ad essere rinnovata e supportata da servizi, valori ed emozioni. Esempio lampante è il piano di Campania Innovazione, strutturato su tre assi portanti: creare fitte relazioni tra i territori –  « è importante connettersi con culture diverse, creare delle partnership con imprese, aziende, Università e media », elargire competenze professionali, tecniche e culturali e, infine,  costruire una memoria permanente di tutto ciò.

Guido Trombetti, Assessore Università e Ricerca della Regione Campania, nella globale panoramica della cultura non vuole udire distinzioni tra utile e inutile, l’innovazione ha necessariamente bisogno di cultura per tenersi al passo coi tempi e per far sì che i paesi possano competere tra di loro, scambiandosi conoscenza e formazione:

La vecchia Europa ha condizionato il mondo con grandi uomini come Fermi, Balzac, Marconi, Hegel. Guai a privilegiare segmenti ritenuti utili a discapito d’ altri. Ciò porterebbe ad un inevitabile declino. Il nostro impegno nello sviluppo economico deve considerare totalmente la cultura. L’innovazione proviene dal cambiamento ecco perché abbiamo deciso di investire sulle imprese creative.

Significativo l’intervento di Rita Graziano, Dirigente del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, incentrato sui compiti istituzionali: promuovere il settore terziario, erogare servizi sociali sul territorio, approvare progetti di ricerca giovanili nonché laboratori didattici. Eloquente il discorso di Ermanno Guerra, Assessore Cultura e Università del Comune di Salerno, pronto ad enfatizzare lo sviluppo del suo paese, partendo da piccoli ma significativi risultati – la nomina di Capoluogo d’Italia nella raccolta differenziata  – ottenuti attraverso un flusso di idee e di conoscenze non individuali ma collettive.

Last but not least, l’efficacia dell’odierna tecnologia Skype ci ha permesso d’ascoltare l’insigne voce del Presidente del Comitato Scientifico Ravello Lab, Pier Luigi Sacco:

La cultura è un motore di innovazione. Dobbiamo servircene con l’ausilio di una S.M.A.R.T. Specialisation, una specializzazione intelligente. L’industria culturale è un macro settore sul quale è necessario investire.