“Vini, Ville e Sapori” percorso enogastronomico di degustazione, che permette al pubblico campano e non di conoscere direttamente i prodotti tipici campani.

Si è svolta nei giorni 24, 25 e 26 novembre la rassegna enogastronomica Vini, Ville e Sapori nei suggestivi luoghi di Villa Campolieto a Ercolano. La villa risale al 1755 ad opera di Lucio di Sangro, duca di Casacalenda che commissionò la sua edificazione a Mario Gioffredo. Il completamento dell’opera, interrotto per una lite sorta tra l’architetto e la nobile famiglia Casacalenda, fu ad opera di Luigi Vanvitelli prima e di suo figlio Carlo in seguito. La villa sorge in posizione strategica per avere una perfetta vista del mare, ma non è solo il panorama a creare un’ambientazione superba bensì gli ambienti interni stessi che intrecciandosi tra loro creano un percorso perfetto per l’inserimento della mostra enogastronomica. La tre giorni ha visto protagonisti i professionisti del settore, che hanno presentato i loro prodotti attraverso un percorso di degustazione aperto al pubblico e agli amanti del vino e della buona tavola.

© Michele Mari

L’evento è stato seguito anche dalla stampa soprattutto per la presenza di conferenze mirate all’approfondimento dell’importanza del rapporto tra prodotto e territorio.
Nella  prima giornata, infatti, alla cerimonia inaugurale erano presenti l’Assessore Giovanni Acanfora, l’Architetto Paolo Romanello, il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano e il Presidente dell’Enoteca Provinciale di Salerno Franco Cappuccio. Tutti hanno sottolineato l’obiettivo principale di questa rassegna: promuovere il territorio e i prodotti tipici campani attraverso un’operazione di marketing che vuole favorire l’esportazione di questi, esaltando il prestigio di luoghi storici, riconosciuti come patrimonio culturale, come Villa Campolieto.
Questa struttura, infatti, si inserisce nella rete delle 122 ville cosiddette “vesuviane” che si trovano a Napoli, Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano e Torre del Greco. L’esaltazione dei luoghi permette una maggiore visibilità del Sud all’estero, implementata dall’utilizzo delle moderne piattaforme multimediali, soprattutto il web.

Nel pomeriggio è stata presentata l’istallazione di Food for design, design for food che promuove nuove tipologie di design associate ai prodotti, allo scopo di passare tutte le informazioni sul prodotto e fare in modo che non sia statico, ma venga riconosciuto nella sua identità. Presenti al convegno l’Architetto Carla Giusti, il presidente di ADI Campania (Associazione per il Disegno Industriale) Salvatore Cozzolino, che ha sottolineato l’importanza dello scenario attorno all’oggetto e dello studio delle persone per arrivare al prodotto finito.
Maria Luisa Firpo, consigliere regionale AIAP (Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva), ha parlato dell’importanza del contenuto grafico di un prodotto e dell’immagine che deve sempre richiamare la sua radice culturale e territoriale, oltre che la sua identità. Fabio Borghese e Claudio Calveri, direttore e coordinatore scientifico di Creactivitas (Laoratorio di Economia Creativa), propongono una panoramica della situazione economica del food in patria e all’estero. In Italia questo settore rende ben 19 miliardi di euro, valore che potrebbe aumentare grazie ad una maggiore creatività. Claudio Calveri, infatti, prende ad esempio l’evoluzione negli Stati Uniti dei ristorani su 4 ruote, i cosiddetti food trucks, che si basano sul principio della praticità e velocità del cibo da strada, consumato da ben due miliardi di persone.
L’ultima presentazione della giornata era dedicata alla nuova piattaforma editoriale del Corriere del Mezzogiorno “A Tavola”. A presentarla i critici enogastronomici Antonio Fiore e Gimmo Cuomo, che si sono concentrati soprattutto sulla dicotomia tra web e cartaceo, il primo risulta sicuramente più immediato, mentre un supporto cartaceo è perfetto per l’approfondimento di un dato argomento.

La seconda giornata, aperta al pubblico, è iniziata con Art Design Pasticceria, laboratorio di preparazione e decorazione di torte, promossa da Torterellando, in collaborazione con la Scuola Elementare F. Giampaglia.
Mentre i visitatori si lasciavano andare ai sapori e gli odori offerti dal percorso di desgustazione, si è tenuto un convegno sull’importanza del vino in rapporto con salute, ambiente e territorio. Il prof. Mariano Nicòtina ha parlato dei pro e contro delle componenti del vino, le cui caratteristiche positive superano di gran lunga quelle negative, concetto richiamato nell’esposizione della nutrizionista Flavia Correale. La dottoressa ha fatto conoscere al pubblico il percorso che il vino compie nell’organismo con gli effetti che produce, consigliando anche l’assunzione di due o tre bicchieri di vino al giorno.
Le miti temperature di queste giornate hanno reso ancora più piacevoli le cene offerte dall’organizzazione. Una sfilata di prelibatezze imbevute dai vini più pregiati e gustosi, dai profumi evocativi della terra campana.

La giornata di sabato, seppure più tranquilla, ha regalato ai visitatori diverse degustazioni prelibate che hanno aperto le porte al convegno pomeridiano. Una tavola rotonda tra Mercati e Sviluppo, ha visto la partecipazione delle Camere di Commercio di Napoli e Salerno che hanno esposto il problema e l’importanza della conoscenza del nostro territorio negli altri paesi, e hanno presentato le attività del “Progetto Arechi”, strumento di produzioni enologiche salernitane all’estero. Il principale scopo del progetto è quello di dare un ulteriore segnale di collegamento con l’enoteca di Salerno e le camere di commercio. Uno dei paesi a cui fare riferimento è la Svizzera, vicino dal punto di vista logistico, ma soprattutto caratterizzato da parametri socioeconomici importanti, ponte che in Europa consente di approcciarsi agli altri mercati.

© Michele Mari

Oltre alle cene previste, a incorniciare l’evento e a stuzzicare ancora di più la curiosità dei visitatori, numerosi Laboratori del Gusto, degustazioni guidate a cura di specialisti del settore, e l’aggiunta della birra artigianale. A chiudere un programma già molto vasto, le mostre “Ville d’Italia”, “Anteprima di Natale in Villa”, “Quando bere, come bere, perché bere” ed eventi dal vivo, a cura del quartetto Quotati in bossa, che hanno allietato e accompagnato ogni sera le già eccellenti e suggestive cene.

Quest’anno Vini, Ville e Sapori per la sua settima edizione, ha sicuramente fatto le cose in grande, rimanendo pero’ un piccolo angolo di paradiso per appassionati. Un’emozione sinestetica è quella che dona questo evento: i meravigliosi affreschi della sala conferenze si sposano con l’architettura perfetta delle varie sale, la cui bellezza è anticipata dall’imponente scalone d’ingresso; l’odore di antico si mescola con quello delle prelibatezze gastronomiche preparato sotto gli occhi dei visitatori, il silenzio che questo luogo impone è rotto dal suono del vino che scorre nei calici.

Alfonsina Avvisati
Alessia De Stefano
Sara Formisano